Don Davide Albertario – [IN BREVE]
Sacerdote e scrittore nato a Filighera (Pavia) nel 1846 morto a Carenno (Bergamo) il 12 settembre 1902. Fu per un trentennio, dopo il 1870, il giornalista più brillante ed il polemista più efficace a servizio della causa cattolica in Italia. Il suo nome e la sua attività sono legate al l’Osservatore Cattolico, quotidiano milanese, del quale era direttore. Nel 1870 il motto del suo giornale era “col Papa e per il Papa” a difesa del potere temporale dei Papi; negli anni successivi egli combatté contro le teorie rosminiane a favore del tomismo (questa sua posizione fu così confermata dall’enciclica Æterni Patris del 1879) e soprattutto contro il liberalismo politico e la massoneria. Albertario fu un deciso fautore dell’Opera dei congressi e dei comitati cattolici, ispirata agli stessi motivi di lotta continua e aperta al liberalismo. Quando nel 1898 il ministro dell’Interno Di Rudinì sciolse oltre seimila associazioni cattoliche sotto l’accusa di sovversivismo, anche i giornali cattolici che le difendevano furono colpiti e i direttori processati. Albertario, in seguito ai moti del maggio 98 a Milano fu arrestato nella sua casa e condannato dalla Corte marziale a tre anni di reclusione e mille lire di multa. Quest’esperienza dolorosa dal quale uscì con l’animo fiero ma esausto, accrebbe la sua grande popolarità, ma ne minò gravemente la salute. Per le forze più giovani del cattolicesimo militante il quotidiano milanese ed il suo valoroso direttore divennero una bandiera.